Il Natale riguarda davvero chi si prende cura

dic 14. 2022

La vera gioia del Natale si sperimenta quando ci prendiamo cura degli altri.

Durante le festività del Natale possiamo dimostrare cura per gli altri quando compriamo un regalo, prepariamo un dolce, andiamo a prendere qualcuno all'aeroporto. Può anche essere qualcosa di semplice come offrire un sorriso a un collega di lavoro, una parola gentile a un bambino, trascorrere più tempo in compagnia di un genitore anziano oppure un complimento onesto a un amico.

La storia raccontata da John Ortberg nel suo libro intitolato ‘’Tutti sono normali finché non li conosci’’, dimostra il potere profondo della cura.

In California, nella città di Paradise, viveva un giovane di nome John Gilbert. All’età di cinque anni, a John fu diagnosticata la distrofia muscolare di Duchenne, una malattia genetica, progressiva e crudele. Ogni anno John perdeva qualcosa. Prima la capacità di correre. Un altro anno non poteva più camminare dritto. Alla fine perse la capacità di parlare. 

Alcuni gruppi di studenti lo umiliavano a causa delle sue condizioni e nessuno lo ha mai difeso. Ma ci sono stati anche momenti felici nella vita di John. È stato nominato rappresentante di tutti quelli con la sua condizione nello stato della California. È stato trasportato in aereo nella città di Sacramento dove è stato ricevuto personalmente nell’ufficio privato del governatore. Proprio quella sera, la National Football League sponsorizzava un'asta di raccolta fondi e una cena alla quale John era ospite. All'inizio dell'asta, un oggetto attirò in particolare l'attenzione di John: un pallone da basket autografato dai giocatori della squadra professionistica dei Sacramento Kings. 

Nel corso della serata, l'offerta per la palla da basket salì a un importo sbalorditivo per un oggetto che non era il tesoro più prezioso all’asta quella sera. Alla fine, un uomo se la aggiudicò e andò a ritirare il suo premio, ma invece di tornare al suo posto, attraversò la stanza e lo mise nelle mani di John. 

L'uomo mise la palla da basket in mani che non l'avrebbero mai dribblata in campo, mai lanciata a un compagno di squadra. Ma quelle mani, ne era certo, l’avrebbero apprezzata.

John scrive: “Mi ci è voluto un momento per rendermi conto di quello che quell’uomo aveva fatto. ‘’Qualcuno ti ha mai donato qualcosa senza ottenere nulla in cambio tranne la gioia di dare?"

L'uomo che si è preoccupato abbastanza da comprare un pallone da basket per John Gilbert è l'eroe di questa storia. Ma possiamo esserlo anche tutti noi, nella vita di tutti i giorni.

Questa storia ci insegna che il Natale riguarda chi si accorge, chi si prende cura genuinamente e che le persone a cui importa degli altri e che lo dimostrano anche con piccoli gesti, sono quelle che cambiano il mondo.


Buon Natale da UGO