Stress caregiver familiare: consigli pratici per sentirsi meglio
gen 01. 2023
Chi affianca un genitore anziano e fa di questo la propria missione potrebbe avvertire il così detto ‘‘peso dell’assistenza’’.
L'arte del prendersi cura in alcuni casi può influire negativamente in chi affianca e accudisce una persona cara, generando un malessere che si ripercuote sulla qualità della vita, nostra e di chi ci sta intorno. La mancanza di empatia e comprensione per le esperienze quotidiane dei caregiver familiari può portare a stress relazionale che ha effetti negativi nel quotidiano. Questi effetti derivano da modi improduttivi di affrontare lo stress ed evitare pensieri, emozioni.
Se ti senti emotivamente stressato per la tua situazione di caregiving, provando rabbia o senso di colpa, è tempo di essere introspettivo su ciò che sta accadendo. Può essere difficile cambiare pensiero se non sei chiaro su ciò che ti fa sentire frustrato o ansioso.
Allora da dove cominciare? Inizia con un diario o un taccuino. Inizia a notare i tuoi sentimenti, felici o tristi. Tenere un diario dei pensieri può aiutarti a comprendere ciò che provi perché le ragioni potrebbero non essere evidenti all'inizio.
È utile, soprattutto nelle relazioni di cura, se tutti i soggetti coinvolti possono essere onesti riguardo ai propri sentimenti. Essere onesti richiede la volontà di evitare la colpa e assumersi la piena responsabilità di trovarsi nella situazione attuale. Ad esempio, i genitori anziani e i loro caregiver si trovano in posizioni di vita molto diverse. I figli adulti desiderano affermarsi lavorativamente, costruire una famiglia, mentre i genitori anziani sono in pensione. Prendere in considerazione anche queste differenze è importante affinché ogni persona nella relazione di cura si senta ascoltata e apprezzata.
Sebbene i genitori abbiano bisogno di cure e preferiscono che i figli diventino i loro assistenti, ciò non è sempre possibile o pratico. Discutere gli aspetti pratici dell'assistenza può essere difficile, ma affrontando situazioni che sono ‘’scomode’’, può essere possibile identificare altre opzioni per l'assistenza dei genitori anziani. Affrontare argomenti scomodi può portare a cambiamenti positivi piuttosto che rimanere bloccati in schemi di caregiving distruttivi.
Caregiver stress: come lo combatto?
Ecco alcuni pratici consigli che possono aiutare il caregiver familiare a migliorare il percorso di caregiving e a sentirsi meglio:
Prendi tempo per l'autoriflessione
Trova il tempo per stare con i tuoi pensieri e le tue emozioni. Alzati presto e trova uno spazio tranquillo dove puoi pensare o tenere un diario o dedicarti del tempo prima di andare a dormire.
A volte svolgere attività di routine come le pulizie di casa, il bucato o il lavoro in giardino è un ottimo momento per riflettere su se stessi. Trova un'attività che funzioni per te e ti dia il tempo di pensare.
Fai un elenco di comportamenti sbagliati che vuoi lasciarti alle spalle
Fai un elenco dei comportamenti di caregiving sbagliati che senti come nocivi e generati dall’essere caregiver nella rete sociale che ti circonda. Ad esempio l’essere costantemente criticati da un genitore anziano o dal partner.
Inizia a scrivere le circostanze in cui hai una reazione emotiva negativa e cosa sta succedendo in quel momento. Potresti essere in grado di riconoscere uno schema sbagliato che puoi interrompere con un nuovo comportamento propositivo.
Cerca il dialogo costruttivo
Quando si verifica un evento che ti colpisce emotivamente, come vorresti rispondere? Ti piacerebbe esprimere i tuoi sentimenti e chiedere all’altra persona perché sente il bisogno di criticare?
I genitori anziani possono diventare critici perché sentono di dipendere dagli altri per la cura e questo non giustifica il fatto di essere offensivi verso il caregiver.
Evitare la discussione su ciò che è sbagliato non è una soluzione. Guarda cosa non funziona e identifica i modi giusti per rispondere aprendo un dialogo costruttivo.
Identifica le tue emozioni
Quando ci si trova in relazioni di caregiving impegnative che ti fanno sentire non apprezzato, frustrato, arrabbiato o qualsiasi altro sentimento negativo, è essenziale identificare le tue emozioni ed anche i sentimenti di chi riceve l’assistenza.
Se vi sentite entrambi frustrati, arrabbiati o preoccupati, discutere dei vostri sentimenti è un modo per conoscere, comprendere ed esprimere l'accettazione dello stato emotivo e dei sentimenti di un'altra persona. Ciò non significa che ti senti allo stesso modo della persona che stai assistendo, ma che capisci come un'altra persona potrebbe sentirsi in un modo diverso dal tuo.
Accetta i tuoi sentimenti
Pensa a un momento in cui hai avuto qualcuno in disaccordo con i tuoi sentimenti e ti sei messo sulla difensiva. Un esempio potrebbe essere un membro della famiglia che non è un caregiver che ti dice che "non dovresti sentirti in questo modo" o "il caregiving non può essere così difficile".
Nella maggior parte delle relazioni con un genitore, i sentimenti non vengono discussi regolarmente. Essere caregiver di un familiare, infatti, prevede un filo sottile di non detto creatosi da anni di conoscenza e convivenza.
I caregiver potrebbero non voler appesantire un genitore anziano con le proprie emozioni o preoccupazioni quindi rimangono in silenzio. Né i genitori né i caregiver parlano dei loro sentimenti perché pensano che le loro preoccupazioni non saranno ascoltate.
Prenditi del tempo per pensare a come ti senti e a come puoi reagire in modo diverso, il che cambierà il risultato delle conversazioni future. Se questo tentativo non funziona come speri, potresti ritrovarti nella stessa situazione, è vero, ma almeno saprai di avere fatto la cosa giusta e ti sentirai più sereno con te stesso.
Ricorda che quando diventi caregiver familiare non smetti di essere figlio. Trovare il modo per raccontarsi dovrebbe rimanere intatto e continuare nonostante tutto, per preservare il rapporto genitore-figlio e non privarlo del suo valore unico.
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