Come affrontare un tumore in famiglia

nov 18. 2021

Ogni giorno in Italia vengono diagnosticati circa 1.000 nuovi casi di cancro: le statistiche proposte dall’AIRC¹ parlano di oltre 370.000 nuovi casi ogni anno, con un’incidenza leggermente maggiore tra gli uomini rispetto alle donne. Quando questa malattia colpisce un membro della propria famiglia si piomba in uno stato di sconforto e spesso di confusione che possono nuocere psicologicamente. Vediamo come affrontare un tumore in famiglia e quali sono alcuni accorgimenti per poterlo fare al meglio.

Come si affronta la malattia di una persona cara?

Quando ad un membro della propria famiglia viene diagnosticato un tumore, la notizia coinvolge tutti i membri che la compongono. La preoccupazione per il futuro, la necessità di sottoporsi a cure anche potenzialmente invasive quali operazioni o cicli di chemioterapia devono essere affrontate in maniera coesa e partecipativa da tutta la famiglia. Quando ci si chiede come affrontare il tumore di un genitore, la stella polare che deve guidare la propria riflessione è il senso di vicinanza al malato che non deve mai venire meno.  

Non esiste una vera e propria soluzione per poter affrontare e, prima ancora, accettare la malattia di una persona cara. Tuttavia ci sono sicuramente alcune azioni e accorgimenti che possono aiutare a vivere un momento così doloroso nella maniera migliore possibile, per noi e per l’altro. Alcuni di questi sono:

  • Evitare inutili allarmismi: nella fase che precede la diagnosi e fino a quando non si ha la certezza della patologia, è preferibile che le persone intorno al malato si impegnino a mantenere la calma. Sebbene possa essere più facile cedere alla paura ed essere spaventati dalle prospettive negative, bisogna sforzarsi di mantenere l’ottimismo.

  • Essere preparati: il primo passo è documentarsi e, rivolgendosi a medici specializzati, comprendere quale possa essere il decorso della malattia, i tempi e soprattutto i rimedi che possono essere praticati. Spesso le cure proposte possono essere dolore, lunghe e dagli effetti non sempre assicurati: nonostante questo, avere un quadro della situazione completo aiuta la famiglia a potersi organizzare al meglio. 

  • Non lasciare solo il malato: è fondamentale evitare che la persona malata trascorra troppo tempo da sola. Questo è vero non solo per gli anziani, per i quali l'isolamento è notoriamente dannoso, ma anche per tutti coloro che hanno ricevuto la notizia di una malattia. Il conforto, sebbene possa passare per le forme più disparate, può essere dimostrata con la presenza fisica o meno: trascorrere del tempo con la persona cara andandola a trovare o telefonandole con frequenza può aiutare ad affrontare al meglio la malattia. Allo stesso tempo, passare del tempo con la persona malata potrà dare del sollievo alla sua famiglia.

Inoltre, alcune malattie possono portare la persona cara a perdere progressivamente la propria autonomia: in questo caso, è possibile ricorrere ai caregiver, ossia figure professionali che si occupano di supportare e aiutare i malati. Grazie agli studi condotti e all’esperienza, gli accompagnatori possono dare il proprio contributo nell’affrontare la malattia di una persona cara sotto due punti di vista: da una parte il malato si sentirà più sicuro nel dover affrontare la giornata e le attività anche in apparenza più semplici, e dall’altra la sua famiglia potrà avere la sicurezza che ci sia una persona fidata nell’aiutare la persona cara. 

 ¹ Fonte: https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/cose-il-cancro/numeri-del-cancro

Come si sente un malato di tumore

Ogni persona alla quale viene diagnosticato un tumore affronta in maniera personale la notizia e il percorso che bisogna affrontare negli anni successivi. Tra le sensazioni più comuni che si possono provare ci sono lo sconforto e la paura per il proprio futuro che appare così incerto e all’improvviso “limitato”. 

Quando non sopraggiunge il dolore fisico dovuto alla malattia, è possibile che la persona possa soffrire anche di una forma di depressione più o meno grave, dovuta alle svariate preoccupazioni: la paura di lasciare i figli, i nipoti, il proprio coniuge o un animale domestico sono solo alcuni dei pensieri che possono attraversare la mente di un malato di tumore. 

In base alla gravità della malattia e alle prospettive future che vengono proposte da parte dei medici, è possibile che la persona possa provare anche una sensazione di ansia e timore più o meno marcata, soprattutto legata al dolore che potrebbe provare durante e dopo le cure alle quali si dovrà sottoporre. 

Non bisogna escludere, al tempo stesso, che alcuni malati possano avere una reazione opposta ossia di voluta ostentazione del proprio stato di benessere fisico e mentale. In questa situazione è necessario porre uguale attenzione e avere un occhio di riguardo verso la persona cara malata, esattamente come succederebbe se manifestasse la propria preoccupazione. 

Come stare vicino a un malato di tumore

Per poter supportare una persona cara alla quale è stato diagnosticato un tumore, soprattutto se si trova in una fase della malattia in cui il dolore è ancora sotto controllo e ha conservato una buona autonomia fisica e mentale, è possibile mostrare la propria vicinanza in diversi modi, tra cui: 

  • Vicinanza fisica: andare a trovare a casa la persona malata con una certa frequenza può essere un grande sollievo per lei. Infatti, trascorrere del tempo in compagnia, lo aiuterà a distrarsi e a pensare meno alla propria condizione. Guardare un film insieme (al cinema o a casa), vedere una mostra o semplicemente intrattenere una conversazione può essere un aiuto molto importante e piacevole per il malato. Se ci sono eventi rilevanti per la famiglia come un matrimonio o la nascita di un bambino, è preferibile coinvolgerlo quanto più possibile.

  • Supporto emotivo: se non è possibile recarsi personalmente dalla persona cara malata, è opportuno organizzare delle videochiamate o chiamate tutti i giorni per assicurarsi che stia bene e raccontare la propria giornata. Se ci sono dei nipotini, le videochiamate con loro sono sempre un momento di grande piacere e di allegria.

  • Essere positivi: è fondamentale mantenere un atteggiamento ottimista quando ci si trova in presenza della persona cara malata o si è in contatto con lei. Questi soggetti non hanno bisogno di ulteriori preoccupazioni, ma di rassicurazioni e persone che mantengano “alto l’umore”, anche nei momenti di maggiore preoccupazione.

  • Organizzare delle attività ricreative: le persone malate di tumore, quando si trovano nelle condizioni fisiche per farlo, apprezzano la possibilità di partecipare ad attività ricreative. In questo senso incoraggiarli ad iscriversi ad un circolo o ad un club potrebbe essere una valida soluzione: in questo contesto potranno conoscere nuove persone con cui interagire o fare delle partite a carte.

Come aiutare psicologicamente un malato di cancro?

Il supporto psicologico di un malato oncologico è la parte più difficile: può accadere infatti che questa possa, in un primo momento, rifiutare gli aiuti che vengono proposti dai familiari e gli amici per mantenere la propria autonomia. Si tratta di un atteggiamento molto diffuso, soprattutto negli anziani che sono abituati a vivere in piena autonomia e che difficilmente potrebbero accettare un aiuto da parte di terzi. 

Tuttavia l’aiuto psicologico può essere fornito in altre forme oltre alla possibilità di rivolgersi ad un professionista (che molti centri oncologici mettono a disposizione). Gli amici e i parenti possono dare il proprio contributo quotidiano in altri modi: portare i nipoti a trovare i nonni o gli zii, fare tutti insieme una passeggiata,  organizzare un breve viaggio, possono essere tutte ottime soluzioni da percorrere. 

Nel caso in cui il malato rifiuti l’aiuto da parte delle persone amate, queste possono assicurarsi che la persona cara non trascorra molto tempo da sola o comunque riceva la giusta assistenza, coinvolgendo i caregiver. Si tratta di persone specializzate nel supporto a 360° delle persone con difficoltà che possono entrare in empatia con loro e assicurarsi che trascorrono la giornata in maniera quanto più spensierata possibile e senza trovarsi in situazioni pericolose. 

Noi di UGO sappiamo quanto possa essere importante fare affidamento su una figura professionale che si occupi di accompagnare la persona fragile, prendersi carico delle piccole commissioni o, più semplicemente, farle compagnia. Il supporto delle persone malate di tumore può essere complicato e spesso faticoso per le famiglie, ma noi di UGO possiamo aiutarti nella gestione quotidiana, ogni volta che hai bisogno.

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